Lo Stromboli, nella notte, ha
intensificato la sua attività, anche attraverso l'emissione di
un considerevole flusso lavico, in atto confinato nella parte
alta della Sciara del fuoco, e questo accresce la preoccupazione
tra gli abitanti del piccolo borgo di Ginostra, dove, da oltre
32 ore, buona parte del villaggio è privo di energia elettrica e
con i telefonini fuori uso in quanto non è possibile
ricaricarli. Tra l'altro, così come nel resto delle Eolie
(Lipari esclusa) sono fermi i collegamenti marittimi.
I tecnici dell'Enel, attesi per oggi, in elicottero, non sono
ancora arrivati.
"Sempre più spesso, negli ultimi tempi - evidenzia il ginostrese
Gianluca Giuffrè - avvengono interruzioni dell'energia
elettrica e la centrale, che inizialmente doveva essere
fotovoltaica, va a gasolio ed è obsoleta. Doveva essere
riconvertita in energia pulita con un progetto innovativo da
svariati milioni di euro, annunciato in pompa magna, nel 2019,
da Enel. Da allora si son perse le tracce sia dei finanziamenti
che dei successivi lavori. Parrebbe che vi sia un rimpallo di
responsabilità tra Comune di Lipari, che è proprietario dei
terreni della centrale, ed Enel, il che impedisce la soluzione
del problema. E da ieri - conclude Giuffrè-- mentre lo
Stromboli 'tuona', in buona parte delle case di Ginostra si è
tornati alle candele".
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