A 42 anni dalla loro uccisione Pio
La Torre e Rosario Di Salvo saranno ricordati domani martedì 30
aprile nell'aula magna "Margherita De Simone" del Dipartimento
di Architettura Unipa. Nel corso dell'incontro saranno
illustrati anche i risultati dell'indagine sulla percezione del
fenomeno mafioso, realizzata dal Centro studi "Pio La Torre",
dalla quale emerge che per i giovani la mafia è ancora più forte
dello Stato. È il risultato emerso dal questionario destinato
ogni anno agli studenti delle scuole di secondo grado di tutta
Italia che partecipano al "Progetto educativo antimafia",
arrivato alle 18sima edizione. Alla manifestazione
parteciperanno anche Franco La Torre e Tiziana Di Salvo, i figli
di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, insieme alle rappresentanze
istituzionali, politiche e gli studenti universitari e delle
scuole che partecipano al progetto educativo antimafia che
quest'anno ha avuto circa 3mila studenti per ognuna delle cinque
video conferenze organizzate.
Numerosi gli interventi che seguiranno la lettura di un
messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e
il video saluto di Pina Picerno, vice presidente del Parlamento
Europeo. Un momento sarà dedicato alla memoria del giornalista
Angelo Meli, direttore ma prima ancora ideatore della rivista
"Asud'Europa", prematuramente scomparso il 29 settembre scorso,
al quale è stato dedicato un premio rivolto alle scuole. A
consegnare i riconoscimenti saranno Roberto Gueli e Mimma
Argurio, rispettivamente presidente dell'Ordine dei Giornalisti
di Sicilia e segretario Fisac Cgil Sicilia, organizzazioni che
hanno condiviso e sostenuto la realizzazione del premio.
Nel pomeriggio all'Assemblea Regionale Siciliana si terrà il
dibattito dal titolo "Chi ha paura delle leggi contro la mafia?
Dall'attacco alle misure di prevenzione alla necessità di un
contrasto internazionale".
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