"Abbiamo ripercorso la vicenda in
maniera dettagliata e tutta una serie di aspetti di fondamentale
importanza per collocare tutti i vari soggetti nei vari ruoli.
Abbiamo ripercorso tutto quello che è successo in quella
settimana e nei giorni precedenti. Il racconto di Barreca è
stato coerente e fortemente caratterizzato da problematiche
importanti a livello psichiatrico gravissime in cui sono
subentrati come detonatori gli altri due indagati. Tornerò a
Palermo per verificare altre informazioni che mi ha fornito
Barreca". A parlare è Roberta Bruzzone, la criminologa chiamata
a far parte del team della difesa per una consulenza
psichiatrica di parte nei confronti di Giovanni Barreca,
accusato degli omicidi, compiuti ad Altavilla Milicia, della
moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel di 16 e 5
anni.
La consulente della difesa Roberta Bruzzone e Barreca si sono
incontrati oggi al carcere Pagliarelli a Palermo. La difesa di
Giovanni Barreca ha chiesto anche di entrare nella villetta di
Altavilla Milicia per fare un sopralluogo sulla scena del
crimine, effettuato dai Ris, in cerca di dettagli, magari
trascurati, che possano definire meglio alcuni punti oscuri
sulla dinamica del massacro. Una mossa fondamentale che, nelle
intenzioni dell'avvocato Giancarlo Barracato, è servita
anticipare e respingere le accuse di Massimo Carandente e
Sabrina Fina - ritenuti gli ispiratori della strage - i quali
sostengono di essere andati via prima che esplodesse la
violenza, addossando all'imbianchino di 54 anni tutte le colpe.
Nella casa dell'orrore la criminologa vuole esaminare anche
quelle scritte sui muri tracciate nei giorni della strage. "Sono
fondamentali - ha concluso - per ricostruire alcuni passaggi dei
delitti, le scritte sono fondamentali per capire una
problematica psichiatrica che probabilmente non riguardava solo
Barreca".
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