La Polizia sta eseguendo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto della Procura distrettuale antimafia di Catania nei confronti di quattro siracusani accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa e porto illegale di armi. Nel corso dell'operazione, in seguito ad alcune perquisizioni, sono stati fermati altri due uomini vicini all'organizzazione, per detenzione illegale di armi e droga.
L'indagine della sezione investigativa del Servizio centrale operativo di Catania e dalla Squadra mobile di Siracusa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, avrebbe accertato la riorganizzazione del gruppo mafioso della Borgata a Siracusa "ritenuto clan satellite dell'associazione mafiosa denominata Bottaro-Attanasio riscontrandone l'escalation criminale, conclamatasi nell'uso indiscriminato delle armi".
Tra i fermati c'è anche Giuseppe Guarino, 41 anni, ritenuto dalla Dda di Catania il reggente del gruppo criminale Borgata. E' accusato di essersi occupato della gestione dell'associazione impartendo gli ordini e di essere una diretta espressione del capomafia Alessio Attanasio, che è detenuto. Oltre a lui la Squadra Mobile di Siracusa e lo Scico di Catania hanno fermato altre tre persone ritenute appartenenti alla stessa organizzazione mafiosa. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e del sostituto Fabrizio Aliotta della Dda di Catania che hanno coordinato le indagini.
Durante l'operazione la Polizia, oltre a eseguire i quattro fermi, ha eseguito delle perquisizioni e arrestato in flagranza di reato due persone, padre e figlio, trovate in possesso di armi, munizioni e droga
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