Polemica a Siracusa tra la
Deputazione della Cappella di Santa Lucia e il progetto
MetaBorgata, nato per far rinascere il rione Borgata. Tutta
colpa di un manifesto dove nell'immagine di Santa Lucia il volto
della Martire è sostituito con quelli di un'araba, una
nigeriana, una bengalese e un'europea. Secondo la Deputazione
della Cappella di Santa Lucia e la Basilica Santuario di Santa
Lucia al Sepolcro è stata "una scelta inopportuna".
"Nel rispetto dell'iniziativa - aggiungono - che siamo
convinti voleva essere una provocazione non contro la Martire
siracusana. Utilizzare un'immagine riconoscibile di Santa Lucia
cambiando il volto non rispetta il sentimento di tanti cittadini
che si sono sentiti offesi e turba il sentimento devozionale di
tanti siracusani. Se uno degli obiettivi di MetaBorgata è fare
comunità sicuramente in questo caso si è persa un'occasione: non
sono in discussione le motivazioni ma è evidente il mancato
rispetto nei confronti di tanti devoti che alla vigilia della
festa si sono sentiti smarriti di fronte all'immagine della loro
Patrona impropriamente utilizzata".
Ma Viviana Cannizzo, coordinatrice del progetto MetaBorgata,
iniziativa finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali e dalla Regione Siciliana "la cui finalità è quella di
sostenere progettualità capaci di fornire risposte concrete che
abbiano un forte carattere di prossimità in risposta ai bisogni
dei cittadini", spiega: "Per attivarci, come cittadini
profondamente innamorati di questo quartiere, abbiamo usato
l'idea del miracolo come strategia umana e non divina per
risolvere i problemi. La Borgata - sottolinea - siamo noi,
italiani, nigeriani, bangladesi o maghrebini, noi che abitiamo e
viviamo questo quartiere e di questo quartiere vogliamo
prenderci cura. Si chiama educazione civica, e immaginiamo che
la nostra santa, che in molti invocano, ne sia paladina, e la
desideri tanto quanto le persone che in lei si incarnano, così
come ha insegnato Gesù Cristo ai suoi credenti attraverso il suo
sacrificio, ovvero che anche gli uomini possono fare miracoli
prendendosi cura di ciò che amano, sia esso il loro quartiere,
la loro famiglia, la loro terra".
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