"Nella borsa di mio padre c'era non
solo l'agenda rossa ma anche un'agenda marrone, che conteneva
una rubrica telefonica. Un'agenda mai repertata, che ci è stata
consegnata e che abbiamo custodito per trent'anni senza aver mai
saputo che non avesse avuto attenzione sotto il profilo delle
indagini. In questi giorni, ho chiesto a mio fratello di fornire
a questa commissione copie scansionate di quell'agenda e sarà
mio padre a far comprendere chi fossero le persone di cui si
fidava e quelle di cui non si fidava". Lo ha detto Lucia
Borsellino, figlia di Paolo, intervenuta in audizione in
commissione Antimafia.
"Per evitare strumentalizzazioni - ha aggiunto Lucia
Borsellino - vorrei dare la mia lettura è che in quell'agenda
troverete tutti i numeri delle persone vicine a mio padre
aggiornata la mattina del 19 luglio. Si trovano per tre quarti
numeri di magistrati e per il resto di familiari. Troverete un
surplus di numeri di persone che mio padre aveva necessità di
raggiungere in qualunque momento oppure di persone come
Giammanco che per questioni lavorative doveva raggiungere. Non
troverete i numeri di chi non aveva queste frequentazioni. Me ne
assumo la responsabilità. Per i numeri che non troverete lascio
a voi ogni valutazione".
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