Il nuovo lavoro scritto e diretto
da Rosario Palazzolo, "Se son fiori moriranno", con Simona
Malato, Chiara Peritore e la voce di Delia Calò, debutta il 15
febbraio alle 21, in prima assoluta, nella Sala Strehler del
Teatro Biondo di Palermo, che lo produce. Le scene e i costumi
sono di Mela Dell'Erba, le musiche originali di Gianluca Misiti,
le luci di Gabriele Gugliara.
In questo nuovo lavoro, Palazzolo pone al centro
dell'indagine teatrale il concetto di immaginazione, intorno al
quale ruota la vita stessa di ogni artista. A dare corpo alle
suggestioni dell'autore sono una madre (interpretata da Simona
Malato), una figlia (Chiara Peritore, diplomanda della Scuola di
recitazione del Biondo) e un'agonia lunga quindici anni: la
ragazza, infatti, è in stato vegetativo; solo in determinati
momenti si sveglia da questo sonno perenne, concedendo alla
madre un barlume di speranza, ma forse è solo il potere
dell'immaginazione a dare corpo a un desiderio profondo. Il
pubblico diventa un comprimario silenzioso, che osserva e
giudica, al quale la donna si rivolge per cercare conforto.
"Sabotare la realtà con l'immaginazione - spiega Palazzolo -
è l'unica alternativa che abbiamo, la sola che ci permette di
spostare in avanti il limite del precipizio, ridisegnando
continuamente il panorama, costruendo immaginari improbabili con
una risolutezza manichea, che riesce a trasfigurare la verità".
Repliche fino al 26 febbraio.
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