E' la richiesta di 200 mila euro
il 'marchio' delle richieste estorsive fatte dalla famiglia
Santapaola-Ercolano, un marchio che rende riconoscibile la
famiglia mafiosa che la compie sia alla vittima che agli altri
clan. Lo hanno reso noto gli investigatori a Catania durante la
conferenza stampa dell'operazione dei carabinieri 'Sangue Blu'.
Sono sei le estorsioni contestate agli affiliati, alcune
delle quali risalenti agli anni '90 e mai denunciate dalle
vittime.
"Le dichiarazioni degli imprenditori taglieggiati - ha detto il
comandante provinciale dell'Arma di Catania, colonnello Rino
Coppola - sono arrivate successivamente, quando sono stati
chiamati dalla Polizia giudiziaria per essere sentiti. Per cui,
dopo un iniziale reticenza, hanno ammesso le cose che erano
state già documentate dall'attività di indagine".
Il col. Coppola ha spiegato che "l'indagine è stata
denominata 'sangue blu' perché dimostra ancora una volta che
l'avvicendamento ai vertici del sodalizio Santapaola-Ercolano
avviene per linea di sangue rispetto ai capi mafia storici, in
particolare a Benedetto Santapaola".
"L'indagine - ha sottolineato il comandante provinciale dei
carabinieri di Catania -scatta una fotografia molto chiara della
famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. E' un sodalizio attivo sul
territorio in grado di esercitare una rilevantissima pressione
estorsiva ed una forza intimidatrice. Lo dimostrano le attività
criminali che sono state documentate durante le indagini, un
rilevante traffico di sostanze stupefacenti che approvvigionava
tutte le piazze di spaccio della città, estorsioni ai danni di
imprenditori ed attività commerciali, intestazioni fittizie di
beni"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA