Sarà una molecola dal nome di
laboratorio MEDS433 a bloccare e inibire l'enzima che nei virus
dà il via libera alla duplicazione, a cominciare dal Sars-Cov-2.
La molecola è stata scovata e sviluppata dall'università di
Torino, ma la ricerca vede tra i protagonisti anche l'università
di Messina, capofila di un progetto, che con la Regione
siciliana si è occupata di far arrivare il finanziamento di 300
mila euro dalla Nato.
Grazie a questi fondi, Viper, è il nome del progetto, passerà
alla fase due, cioè la creazione della molecola da sperimentare
su animali infetti. tempo previsto: 27 mesi. "Successivamente, a
fronte di risultati positivi - spiega la professoressa Anna
Piperno, docente di Unime -, chiederemo il permesso di passare
alla sperimentazione sugli umani".
La molecola MEDS433, sviluppato dal professore Marco Lolli
dell'università di Torino, è un antivirale ad ampio spettro
attivo su virus sia a DNA che a RNA e come tale può essere
considerato un'arma preziosa per affrontare eventi pandemici
causati da tutti i virus. L'antivirale potrà risultare
strategico, soprattutto le fasi iniziali, per i casi di nuovi
focolai o pandemie, poiché potrebbe fornire copertura
terapeutica nel tempo di attesa necessario per lo sviluppo di un
vaccino.
Il progetto è basato sulla cooperazione di ricerca scientifica
tra Italia e Svezia nel quale università ed enti di ricerca
appartenenti ai due paesi saranno impegnati nello sviluppo
preclinico. Il network internazionale coinvolge i partners
svedesi del Karolinska Institutet e dell'università di Uppsala e
le università Italiane di Torino, Messina e Padova.
Ad occuparsi dell'antivirale sarà l'uni ersità di Torino, per la
sua formulazione (UniMe ed Uppsala), lo studio in vitro (UniTo e
UniPd) ed infine lo studio in vivo in modelli animali infettati
da Sars-Cov-2 (Karolinska). Il gruppo di ricerca dell'università
di Messina è costituito dai professori Anna Piperno, Maria
Teresa Sciortino, Angela Scala e Nicola Micale e dal dottorando
Roberto Oliva del dipartimento ChiBioFarAm, coordinerà la
formulazione dell'agente antivirale beneficiando della
collaborazione esterna con il dottore Antonino Mazzaglia
(ISMN-CNR) e con il professore Antonio Rescifina (UniCt)."Siamo
felici di partecipare al questo progetto che punta a bloccare la
replica di tutti i virus - dice Mario La Rocca, direttore
generale del dipartimento pianificazione strategica
dell'assessorato alla Salute della Regione siciliana - Ad essere
coinvolte sono le nostre aziende ospedaliere. E' un progetto di
altissimo livello che dimostrerà, quando andrà a buon fine, la
potenzialità dei ricercatori siciliani e la capacità di fare
squadra con altre università italiane ed estere per tutte le
infezioni virali".
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