(Gilda Terranova, "Maggio a
Palermo. Una storia per Francesca Morvillo", Einaudi Ragazzi,
112 pp., 11 euro).
Sono passati trent'anni dalla morte di Francesca Morvillo, e
sull'unica donna magistrato vittima di mafia, e solo quest'anno,
in occasione del trentennale dalle stragi del 1992 in cui
morirono Falcone e Borsellino, sembra essersi risvegliata
l'attenzione. Il vuoto precedente è derivato, forse, dallo
stesso riserbo che ha caratterizzato la sua vita e che l'autrice
di "Maggio a Palermo", Gilda Terranova, ha cercato di colmare in
un romanzo che per la prima volta racconta questa figura ai
giovani lettori.
Una testimonianza di coraggio, amore e determinazione
ambientata in una Palermo cupa e sotto assedio, dove rifulge
però la luce di una donna fuori dal comune. Morvillo condivise
con il marito Giovanni Falcone visioni e ideali e scelse di
stargli sempre accanto, vivendo assieme a lui una vita blindata,
priva di molte libertà, ma non di quella di esercitare fino al
suo ultimo giorno il suo lavoro di magistrato.
Il romanzo esce il 13 settembre e lo stesso giorno sarà
presentato per la prima volta alla libreria Tantestorie di
Palermo, alle18. Ad accompagnare l'esordio in libreria sarà
Alfredo Morvillo, magistrato come la sorella Francesca, insieme
all'autrice Gilda Terranova e al libraio Giuseppe Castronovo.
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