Il padre del pool antimafia
raccontato dalla figlia. Lo spettacolo "Rocco Chinnici. Il
coraggio e la passione di un padre magistrato" aprirà il
trentanovesimo anniversario della strage in cui il 29 luglio
1983 morirono Chinnici, due uomini della scorta e il portiere
dello stabile in cui abitava. Il racconto teatrale, diretto da
Ugo Bentivegna e con Donatella Finocchiaro nella parte di
Caterina Chinnici, andrà in scena il 28 luglio alle 21 allo
Spasimo di Palermo. Poi andrà in tournée.
Scritto da Ugo Bentivegna e Giuditta Perriera, il testo sarà
interpretato da Roberto Burgio insieme con Donatella
Finocchiaro. Le musiche sono di Rosario Di Bella, scene e
costumi di Erminia Palmieri.
Lo spettacolo compone, con gli occhi e il cuore della figlia,
il ritratto di un magistrato tenace e coraggioso che era
convinto dell'importanza della parola nel dialogo con gli
studenti (fu tra i primi magistrati ad andare nelle scuole) e
con i colleghi. Con il pool Chinnici valorizzò lo scambio di
informazioni tra i magistrati introducendo una nuova e più
efficace tecnica investigativa. La figlia Caterina, che ha
appena vinto le primarie come candidata del centrosinistra alla
presidenza della Regione, ricorda il rigore morale di un uomo
attento, tenero, presente. Sfidando il cinismo quotidiano,
riuscì a trasmettere ai figli il valore di sogni e progetti di
giustizia.
"Con Rocco Chinnici o figure come Falcone e Borsellino, che
mio padre volle nel pool antimafia, e tutte le persone in prima
linea contro la mafia fino all'estremo sacrificio, ricordiamo -
dice Caterina Chinnici - servitori della collettività che in
un'epoca difficilissima hanno contribuito a salvare la tenuta
democratica dello Stato. La continuità di quel loro impegno è
ora nelle mani di ciascuno di noi. Questo patrimonio di
conoscenza è fondamentale per i giovani di oggi, che non hanno
vissuto quei fatti drammatici".
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