L'Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia ha diffuso una nota per comunicare che
le reti di monitoraggio sullo Stromboli "hanno registrato il
rientro dei parametri alla normale attività alle ore 18:35".
"Le immagini delle telecamere del sistema di
videosorveglianza - si legge nella nota - hanno mostrato che la
sequenza esplosiva di intensità maggiore precedentemente
comunicata è iniziata da una delle bocche dell'area craterica
centro-sud ed è stata seguita da almeno altre cinque esplosioni,
di intensità minore per l'altezza e la dispersione dei prodotti
grossolani. Questi ultimi hanno ricoperto la terrazza craterica,
sono ricaduti anche a Pizzo, e solo in minor misura sulla Sciara
del Fuoco". Attualmente, l'ampiezza media del tremore
vulcanico, l'ampiezza ed il tasso di accadimento degli eventi,
sottolinea ancora 'Ingv, "presentano valori nella norma".
Sull'isola sono stati intanto segnalati alcuni principi di
incendio per la caduta di lapilli incandescenti, sia sul
versante di Stromboli che su quello di Ginostra. Dal piccolo
borgo di Ginostra raggiungibile solo via mare uno dei 40
residenti, Gianluca Giuffrè, che è anche giornalista, lancia un
appello. "Nonostante i nostri continui solleciti - dice - i
lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso sopra il
porticciolo, già appaltati, non sono ancora iniziati, e quelli
per l'approdo di Protezione Civile devono ancora essere
ultimati. In caso di eruzione, come avvenuto oggi, il porto
rappresenta per noi la nostra unica via di fuga".
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