(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Athanor, un'opera monumentale alta 6
metri ispirata alle tre cantiche della Divina Commedia, che
evoca il forno alchemico dove si alimenta un fuoco purificatore
che brucia tutte le impurità delle cose portandole a un livello
più alto di perfezione. E poi la potenza e la bellezza dei Tori,
le Viscere con i volti degli dei dell'Antica Grecia e degli eroi
omerici scolpiti nella pietra lavica, fino alla forza della
natura che si scatena in Verbum e Logos. E' il 'Magma' di
energia e pathos che anima le opere recenti di Giuseppe Patanè,
in mostra a Monreale fino al 24 aprile. Carlo Micheli, che ne ha
selezionate oltre trenta tra dipinti, sculture e ready made,
spiega che il titolo dell'esposizione ''allude al 'materiale
creativo' che ribolle, puro e libero dalle costrizioni della
forma, nelle profondità della mente dell'artista siciliano''.
Il percorso si apre nella Cappella di San Benedetto del Duomo
di Monreale che ospiterà fino all'8 aprile l'installazione
Athanor, realizzata per celebrare i 700 anni della morte di
Dante. L'opera si sviluppa in verticale su tre pannelli sui
quali le figure si mostrano nella loro tensione plastica.
L'artista riassume l'esperienza dantesca descritta nei tre libri
della Commedia ''condensandola in un'unica realtà immaginifica,
che si trasforma in un viaggio interiore, dall'oscurità alla
luce''. Le altre opere si snodano fino al 24 aprile nel Palazzo
di Guglielmo II, in cui ha sede il museo civico di Monreale. La
personale di Patanè documenta i cicli della sua recente
produzione recente ''che richiamano - spiega il curatore -
tematiche sociali ed ecologiche o rivelano le radici
storico-mitologiche della Sicilia e le sue tradizioni culturali,
o attrazione e rispetto per la forza immane della natura, del
vulcano, del mare''. (ANSA).
Fuoco, tenebre e luce. Il magna di Giuseppe Patanè
Nel Duolo di Monreale le opere recenti dell'artista siciliano
