"Con la progressiva
digitalizzazione in tutti i domini della vita e nel contesto
sanitario, la disuguaglianza nell'accesso e uso delle
tecnologie, rischia di escludere la popolazione più anziana dal
conseguimento del proprio potenziale di salute". Partendo da
questa premessa Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale
della Longevità (Cmdl) sottolinea come "la formazione dei
promotori della longevità debba guardare sempre più al concetto
di digitalizzazione inclusiva - spiega l'esperto - che non
lasci indietro nessuno, dalla possibilità di utilizzare
strumenti di conoscenza utili per il buon vivere a lungo".
Nel segno della promozione di longevità 2.0 riparte dunque a
ottobre il nuovo corso della scuola attivata dalla Cmdl, in
collaborazione con Ierfop, ente di formazione europeo e il
gruppo di "Psicologia clinica dell'invecchiamento e della
longevità" dell'Università di Cagliari coordinato da Donatella
Petretto. A dare il via alla ripresa delle attività dopo la
pausa estiva, sarà, nella sede cagliaritana di Ierfop, una
conferenza-aggiornamento sul tema "Equità sanitaria, potenziale
di salute nell'era della digitalizzazione: il ruolo e la
centralità dei longevi". Partecipano docenti della scuola,
dottorandi di ricerca e borsisti del gruppo coordinato da
Petretto.
"Da un'attenta analisi dei bisogni di quanti si avvicinano o
hanno oltrepassato il secolo di vita - aggiunge Roberto Pili -
emerge la necessità di offrire sempre più chiavi d'accesso alla
sanità digitale con tutti i vantaggi che offre, con percorsi
mirati sulla promozione della salute e della lunga e buona
vita". Bachisio Zolo, direttore formazione Ierfop ha annunciato
che "l'informatica legata alla salute, all' invecchiamento
attivo e alla relazione con la disabilità infatti rientrerà
sempre più nei programmi didattici". Donatella Petretto ha
sottolinea: "Il concetto di equità sanitaria, la possibilità per
tutti e tutte, di ottenere il proprio potenziale di salute, non
può prescindere da un' analisi di tutte le variabili che
permettono l'accesso alla sanità digitale, tra cui
l'acquisizione di competenze in ambito informatico,
disponibilità di strumenti, software e dell'accesso alla rete,
nonché la consapevolezza nel loro utilizzo per lo sviluppo del
potenziale sanitario e garanzie di accessibilità". Tre
progetti di dottorato di ricerca in corso su queste tematiche,
saranno illustrati durante la conferenza.
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