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Siccità, le ultime piogge hanno riempito gli invasi sardi

Siccità, le ultime piogge hanno riempito gli invasi sardi

Resta allerta in vista della torrida estate,criticità nel Sulcis

CAGLIARI, 05 aprile 2024, 11:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Va meglio del previsto ma restano alcune criticità che non lasciano tranquilli i consorzi di bonifica che gestiscono l'irrigazione nei campi in Sardegna. Le ultime piogge, anche quelle tra Pasqua e Lunedì dell'Angelo, hanno portato fatto innalzare il livello degli invasi nell'Isola dove la siccità fa sempre meno paura. Anche se ora bisognerà fare i conti con quella che si annuncia un'estate torrida che inizia con forte anticipo già questo fine settimane con temperature vicine ai 30 gradi.
    Secondo l'ultimo bollettino dell'Autorità di bacino della Regione, riferito al 31 marzo, complessivamente la quantità di acqua presente nelle dighe artificiali sarde è pari a 1234.75 milioni di metri cubi ossia il 67.7% della capacità degli invasi. Si tratta di oltre 10 punti percentuali in più di febbraio 2024 (il 56,2% e 1025.38 milioni di metri cubi), ma meno dello stesso periodo dello scorso anno, quando nei bacini erano presenti 1416.63 milioni di metri cubi di acqua, il 77.6% della capacità invasabile.
    Questa situazione fa ben sperare per i prossimi mesi ma bisogna essere lungimiranti: basti pensare che lo scorso anno le piogge arrivarono nell'ultima parte del 2023. Quest'anno le nevicate hanno dato una grossa mano, ma solo in Gallura (invaso del Liscia) la situazione rientra nei parametri normali, mentre in tutte le altre zone dell'Isola non cessa l'emergenza, anche se nella prossima riunione del comitato di gestione dell'autorità di bacino, le maglie sulle limitazioni all'irrigazione potrebbero essere leggermente allargate. Più probabile nel nord Sardegna, dove la situazione è migliorata visibilmente, di sicuro non nel Sulcis, dove permane una forte criticità nel sistema idrico dell'Alto Cixerri, con gli invasi di Punta Gennarta e Medau Zirimilis che raggiungono appena il 17.3% della portata massima complessiva.
    Nel centro Sardegna, dove alcuni sindaci dei comuni costieri tra Nuorese e bassa Gallura hanno dovuto emanare ordinanze che vietano l'uso non potabile della risorsa idrica, si resta prudenti in attesa della nuova riunione dell'autorità che sarà convocata dopo l'insediamento della nuova giunta regionale il 9 aprile.
   

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