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Ragazzini morti in crollo casa, decesso per trauma cranico

Ragazzini morti in crollo casa, decesso per trauma cranico

Autopsia conferma schiacciamento da collasso edificio

NUORO, 04 aprile 2024, 19:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono morti per un trauma cranico da schiacciamento, Patrick Zola e Ythan Romano, gli adolescenti di 15 e 14 anni, seppelliti sotto il peso del solaio del casolare diroccato nella periferia di Nuoro, crollato il giorno di Pasquetta mentre i due ragazzi giocavano all'interno. E' questa la causa del decesso dei due ragazzi accertata dal medico legale Matteo Nioi nel corso dell'autopsia che si è svolta questo pomeriggio al cimitero di Nuoro.
    Il professionista ha chiesto 90 giorni di tempo per gli esami istologici che potranno rivelare dettagli più precisi sulla morte dei due adolescenti.
    Alle 19.30, proprio dal casolare della tragedia partirà una fiaccolata per Patrick e Ythan, a cui parteciperanno gli amici dei due adolescenti, intere scolaresche, gli insegnanti, i genitori, le autorità e il parroco della vicina chiesa di San Domenico Savio, don Stefano Paba.
    Il prelato, domani mattina alle 10, nella stessa parrocchia, insieme al vescovo Antonello Mura, celebrerà la messa per i funerali dei due ragazzi, mentre nella città di Nuoro è stato proclamato il lutto cittadino.
   

Legale eredi 'tragica fatalità'

"E' stata una tragica fatalità", così Patrizio Rovelli, legale di alcuni dei 14 indagati, eredi del terreno sui sorge il casolare diroccato di via Dessanay a Nuoro, in cui il giorno di Pasquetta sono morti Patrick Zola e Ythan Romano, di 15 e 14 anni, in seguito al crollo del tetto. Tutti i 14 comproprietari sono accusati di omicidio colposo plurimo aggravato. "Era un casolare in cui da decenni non abitava nessuno - prosegue Rovelli - Nel tempo gli eredi avevano fatto delle opere murarie ed erano state installate delle inferriate, era stato costruito anche un muro di cinta abbattuto dopo l'esproprio per la costruzione della strada sterrata. Successivamente - ha sottolineato il legale - erano iniziati questi accessi incontrollati dei ragazzini, tanto che diversi anni fa la sorella anziana del proprietario aveva inviato delle segnalazioni alle autorità". La casa della tragedia ha anche una storia che porta sulle tracce della criminalità sarda della metà del secolo scorso. Proprio lì viveva Nino Mereu, pastore condannato giovanissimo dopo la strage di Sa Ferula (1950), sulla vecchia statale 389 Nuoro - Bitti, dove ci fu un assalto a un portavalori che conteneva 1 milione e mezzo di lire. Furono uccisi 3 carabinieri e rimasero feriti l'autista del portavalori e un altro militare. Mereu fu accusato di essere la vedetta dalla banda e fu arrestato. Si pentì e fece il nome dei suoi complici. Nino Mereu scontò parte della sua pena in carcere e tornò a fare il pastore nei terreni di via Dessanay, dove costruì la casa in cui sono morti Patrick e Ythan e dove lui visse per 30 anni da scapolo. Dopo la sua morte gli eredi non tornarono mai in quell'abitazione e così fu abbandonata.

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