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Annòtu, online il primo archivio audiovisivo sulla genitorialità

Annòtu, online il primo archivio audiovisivo sulla genitorialità

Le testimonianza raccolte in sardo nelle sue diverse varianti

CAGLIARI, 12 marzo 2024, 12:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Storie, testimonianze, visioni, riflessioni che riguardano una sfera intima della vita di donne e uomini: le ragioni di una scelta, quella di non essere o essere genitori. Espresse in sardo nelle sue diverse varianti, sono raccolte nel primo archivio audiovisivo online: Annòtu. E' il nuovo capitolo dell'Archivio vivo, album multimediale e online di voci di donne e uomini dall'Italia e dal mondo inserito nel progetto Lunàdigas, ideato 25 anni fa dalle autrici e registe Nicoletta Nesler e Marilisa Piga per aprire uno spazio di condivisione e confronto sul tema della genitorialità, della scelta di avere o meno figli.
    "Un tema - spiega Nicoletta Nesler nella conferenza stampa di presentazione del progetto - che non deve restare tabù, perché su queste scelte di vita si fanno sentire, e in maniera più pesante sulle donne, giudizi e uno stigma sociale". Cinquanta le videotestimonianze finora raccolte in giro per la Sardegna nelle varianti linguistiche parlate dai protagonisti nei territori di appartenenza. Accessibili sul web in lingua originale, sono sottotitolate in italiano e inglese.
    Storie di scelte consapevoli, ma anche toccanti e sofferte si intrecciano. Come quella di Costantina, che in catalano algherese racconta di non avere avuto figli insieme al suo compagno per il timore - complice anche un passato difficile - di non riuscire a dare loro quanto desiderato. O quella di Amos che, in sardo campidanese, rievoca: "Se da studente diventare padre era una condizione che temevo, da più adulto l'ho programmaticamente evitata. Oggi, sono felice di non avere figli".
    "La lingua sarda - sottolinea Marilisa Piga - ci fa viaggiare nel tempo riportandoci alle relazioni allargate, alla presenza accogliente della comunità. Si parte dalla Sardegna, ma l'idea è di coinvolgere altre lingue minoritarie con la loro ricchezza di vocaboli e di sfumature di senso che ben restituiscono l'ampiezza dei discorsi legati all'identità".
    Fanno parte del gruppo di lavoro, oltre alle due autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, Tore Cubeddu di Eja tv, Silvia Moretti archivista, Daniela Travaglini traduttrice, Amos Cardia ricercatore e responsabile linguistico del progetto, Giusy Salvio ricercatrice, Idee digitali, società che ha curato la post produzione.
   

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