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Attentati cava Maffei, sit-in operai a Nuoro 'non smantellate'

Attentati cava Maffei, sit-in operai a Nuoro 'non smantellate'

Preoccupazione per futuro occupazionale, il Prefetto media

NUORO, 24 gennaio 2024, 15:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dieci giorni fa l'ultima intimidazione di una lunga serie nella cava della Maffei Sarda Silicati a Sarule, quando due banditi armati e mascherati hanno minacciato e legato il vigilante e danneggiato i mezzi aziendali. Oggi i 36 operai della cava hanno paura che l'azienda abbandoni il territorio e questa mattina, riuniti in un sit-in davanti alla Prefettura di Nuoro, hanno manifestato la loro preoccupazione.
    "Nel giro di due anni l'azienda ha avuto due pesanti attentati che si aggiungono ad altri episodi intimidatori e gli operai hanno fondati timori che ci siano ripercussioni sulla proprietà aziendale e quindi sul loro futuro - hanno spiegato Katy Contini della Femca Cisl e Silvia Poddie della Filctem Cgil - Per questo stamattina abbiamo manifestato e incontrato il Prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, al quale abbiamo illustrato la situazione. Nelle cave della Maffei, tra Orani, Sarule e Ottana lavorano 36 operai più un altro centinaio di addetti con l'indotto e non possiamo permetterci un abbandono del territorio da parte dell'azienda e nuovi disoccupati in una provincia già debolissima sul fronte occupazionale".
    Il Prefetto Dionisi in seguito all'incontro con i sindacati e con una delegazione di lavoratori, ha assunto l'impegno di convocare domani il Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico ma prima ancora incontrerà la proprietà aziendale per capire se gli investimenti nel territorio continueranno."La Maffei è un'azienda solida nella quale lavoro da 20 anni ed è assurdo che possa essere messa in pericolo non da una crisi di mercato ma dagli attentati e quindi dai problemi di sicurezza - ha detto Federico Corrias della Rsu - Da parte nostra c'è molta preoccupazione anche perché è comprensibile che l'azienda venga scossa da questi eventi che oltre a danneggiare i mezzi, escavatori, perforatrice, pala meccanica, mettano in pericolo le persone come è successo al vigilante. Noi chiediamo al Prefetto garanzie sulla sicurezza nelle cave, cosa che tranquillizzerebbe anche la proprietà aziendale e la stimolerebbe ad andare avanti".
   

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