Il no della Sardegna alle scorie
nucleari è stato ribadito ufficialmente anche il mese scorso
degli Stati generali riuniti in Consiglio regionale, ma nel
decreto Energia che in questi giorni inizia il suo cammino alla
Camera, secondo la candidata alle Regionali di febbraio,
Alessandra Todde, c'è una breccia aperta che "potrebbe far
includere la Sardegna tra i siti scelti per il deposito
nazionale". È la possibilità contenuta nell'art.11 che le scorie
siano ospitate "anche in aree militari".
"Veramente qualcuno vorrebbe che la Sardegna, che ha già le
più estese aree militari d'Italia e considerando lo spazio
marittimo anche d'Europa - scrive l'aspirante presidente della
Regione per il campo largo Pd-M5s -, possa ospitare i 78mila
metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media attività e le
scorie delle ex centrali nucleari?".
Si tratta di "rifiuti per i quali ci vogliono oltre 300 anni
perché la loro radioattività si esaurisca - aggiunge Todde e
conclude -. È folle anche solo pensarlo, ma questo governo lo ha
addirittura scritto, nero su bianco, in un provvedimento che è
in esame proprio in queste ore. Combatterò con tutta me stessa
per evitare che questo possa accadere".
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