Riparte il 20 gennaio dal sud
Sardegna, esattamente da Sant'Anna Arresi, e toccherà 16 palchi
di sei regioni italiane, "Storia di un uomo magro". Una versione
aggiornata, con le musiche live dell'organettista Pier Paolo
Vacca, dello spettacolo sulla Shoah, microstoria all'interno
dell'immane tragedia e che ricrea emozioni e atmosfere evocate
dai racconti di uno dei sopravvissuti.
In occasione della Giornata della Memoria ritorna in scena
per l'ottava tournée con 22 rappresentazioni in Sardegna,
Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto e Marche. La vicenda
ha come protagonista Vittorio Palmas. "Partito in guerra durante
il fascismo non si è piegato al regime", racconta Paolo Floris,
regista e interprete della pièce. Palmas è sopravvissuto per
miracolo all'orrore del campo di sterminio, perché, per due
chili in più, ne pesava 37 e non 35, era ancora in forza per
poter lavorare per gli standard folli imposti nei lager. Una
storia a lungo dimenticata, raccolta da un suo compaesano di
Perdasdefogu, in Ogliastra, dove Palmas ha vissuto fino all'età
di 105 anni, lo scrittore e giornalista Giacomo Mameli nel libro
"La ghianda è una ciliegia" e poi fatta vivere sulla scena sotto
forma di monologo.
Tra accenti autobiografici e rimandi al contesto storico, un
bell'esempio di teatro di narrazione e di impegno civile che a
distanza di anni "mantiene tutta la sua attualità e un richiamo
alla memoria di vicende che non devono essere mai rimosse",
chiarisce Mameli secondo il quale Vittorio Palmas è un
"monumento della storia". Organizza l'associazione Pane &
Cioccolata col sostegno della Fondazione Sardegna e la
collaborazione dell'associazione nazionale partigiani italiani e
della Fasi, la Federazione dei sardi in Italia.
La tournée coinvolge oltre cinquemila studenti, tra cui i
redattori del giornale del Dettori "Cronache di corridoio". Una
data il 19 febbraio alle 11 per i detenuti del carcere di Uta.
Significativa anche la tappa del 26 gennaio alle 9, 11 e 21 a
Piacenza, Sala dei Teatini. "E' la centesima rappresentazione e,
in un legame con la Sardegna, cade in concomitanza con gli 80
anni della liberazione di Piacenza, dove - spiega Paolo Floris -
tra i protagonisti alla guida della brigata Giustizia e Libertà
era stato il carabiniere sardo Fausto Cossu di Tempio Pausania".
Dopo Sant'Anna Arresi la tournée prosegue a Fonni, San Vero
Milis, Macomer, Ghilarza, Alzano Lombardo, Imperia, Pesaro,
Urbino, Bologna, Vicenza, Tortolì, Arborea. "Ultima tappa, non
casuale - sottolinea Giacomo Mameli -, il 23 febbraio alle 11.15
a Cagliari al Liceo Dettori, dove studiò Gramsci, per tenere
sempre a mente e mettere a frutto la sua eredità politica e
culturale".
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