"C'è un'emergenza climatica che
mette a rischio la produzione di cibo e l'accesso all'acqua. E'
necessario un fondo di riparazione da 20 miliardi di euro per
ripagare i danni da calamità ed eventi climatici estremi". E'
uno degli slogan gridati dagli attivisti di Ultima generazione
che, per la prima volta in Sardegna, sono scesi in piazza a
Cagliari per un blocco stradale che ha mandato in tilt il
traffico cittadino per circa 30 minuti nell'ora di punta, alle
8, davanti ad automobilisti infuriati e studenti incuriositi. Un
blocco durato fino quando non sono arrivate le forze dell'ordine
che hanno sgomberato la carreggiata.
"Scendiamo in piazza come i pastori nel 2019", ha ricordato
un'attivista. "Ho 20 anni e oggi sono in azione per la prima
volta, perché le immagini dell'alluvione del ciclone Cleopatra,
delle alluvioni in Emilia e in Toscana mi hanno scioccata e ho
pensato che di fronte a queste emergenze l'unica cosa da fare è
prendersi le proprie responsabilità e agire. Scenderò in strada
come i nostri pastori nella rivolta del latte, che unendosi e
protestando hanno fatto sentire la loro voce, perché credo che
l'indifferenza e il silenzio uccidano" ha dichiarato un'altra
attivista.
Ad alcuni automobilisti infuriati per il blocco stradale un
giovane manifestante ha obiettato che " il 4 novembre questa
stessa strada è stata bloccata per un'intero giorno a causa
della parata militare. Allora nessuno ha protestato".
Tra i giovani che hanno attuato la protesta tre ragazzi
arrivati da altre regioni e due giovanissimi sardi.
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