/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Povertà in leggero calo ma ancora troppe richieste d'aiuto

Povertà in leggero calo ma ancora troppe richieste d'aiuto

Caritas, 10mila persone in difficoltà per pasti bollette e tasse

CAGLIARI, 10 novembre 2023, 11:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Stefano Ambu) Disorientati dall'inflazione, dalla perdita del lavoro, dai conti che non tornano, da una separazione o da qualche dipendenza. E allora cercano una mano d'aiuto. Per sopravvivere e per provare magari a ripartire. Sono alcuni dei ritratti delle persone che si rivolgono alla Caritas.
    La povertà relativa in Sardegna è in leggero calo, -0,4%. "Ma i numeri - spiega Raffaele Callia, responsabile del servizio studi e ricerche della Caritas regionale - dicono che le richieste agli sportelli sono rimaste più o meno le stesse".
    Il 18/o report su povertà ed esclusione sociale in Sardegna è stato presentato a Cagliari in vista della settima Giornata mondiale dei poveri che si celebrerà domenica 19 novembre. Nel 2022, con un'incidenza del 15,3%, erano in condizioni di povertà relativa circa 113.000 famiglie sarde (oltre 116.000 nel 2021).
    Ma si registra, col passare dei mesi, una crescita di redditi e consumi delle famiglie sarde (in particolare di beni durevoli e di servizi). Nel corso del 2022 i centri di ascolto Caritas della Sardegna, distribuiti nei 36 comuni coinvolti nell'indagine, hanno ascoltato - una o più volte - 9.553 persone portatrici di uno o più disagi a livello personale e familiare.
    Una cifra che rappresenta - spiegano gli esperti- solo la punta di un iceberg.
    I dati del 2022 fanno riemergere una fragilità al femminile, quasi a riportare lo scenario alla situazione precedente alla pandemia. Il fenomeno potrebbe essere spiegato dalla più marcata esposizione della componente femminile alle fragilità del mercato del lavoro in questi ultimi anni - evidenzia il report - come pure dalla maggiore incidenza delle donne fra le persone che si sono trovate a chiedere aiuto per la prima volta alla Caritas per conto della famiglia d'appartenenza, fra cui molte straniere.
    Anche nel 2022, a differenza del dato nazionale, ai centri di ascolto si sono rivolti in maggioranza cittadini italiani (67,6% in Sardegna e 39,0% a livello nazionale). Quasi una persona su due è un quarantenne o un cinquantenne. Altro dato. Più bassa è la scolarità e più alta è l'esposizione al disagio sociale. Che cosa si chiede? Beni o servizi materiali (80,4%): i pasti serviti tramite le mense, i viveri confezionati (oltre ai buoni pasto) e i prodotti alimentari conferiti tramite gli "Empori della Solidarietà" e a domicilio; ma anche i prodotti per i neonati, del materiale sanitario, i biglietti per il trasporto pubblico, i prodotti per l'igiene personale e domestica, attrezzatura e mobilio per la casa. Seguono a distanza le richieste di sussidi economici (11,3%):bollette e tasse (il 39,7% dei sussidi erogati), alimentari (16,6%), affitti o spese comunque connesse all'abitazione (15,1%), spese sanitarie (3,3%), spese per pratiche burocratiche (3,1%), spese di trasporto (1,4%) e spese scolastiche (0,5%).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza