"La blue tongue o lingua blu, che
colpisce gli ovicaprini sino a provocarne la morte, ma colpisce
indirettamente anche i bovini, ha ripreso a correre. Stando
agli ultimi dati dell'Istituto Zooprofilattico regionale si
registrano già 75 focolai con 1.095 casi e 166 capi morti
interessando il Sassarese, Gallura, Nuorese, Ogliastra, Medio
Campidano e Cagliaritano". Lo sostiene, in una nota, la Copagri
Sardegna, che sollecita la Regione ad intervenire.
"In data 21 giugno abbiamo indirizzato una nota ufficiale
agli assessori dell'Agricoltura e della Sanità - afferma
Giuseppe Patteri, presidente regionale di Copagri - per avere,
dopo tanto silenzio, aggiornamenti circa la situazione sanitaria
derivante da blue tongue e da malattia emorragica del cervo.
Nessuna risposta, nonostante avessero assunto l'impegno
dell'apertura di un tavolo permanente di crisi sul tema della
sanità animale. Non conoscevamo e non conosciamo quanti focolai
si sono manifestati nel 2022 e quanti dal 1 gennaio 2023, quanti
allevamenti sono stati interessati, quanti capi hanno
manifestato sintomi e quanti ne sono morti. Urge un incontro
urgente per conoscere nel dettaglio la situazione e capire cosa
si intende fare. Non possiamo semplicemente sperare che il
freddo invernale ne rallenti la diffusione".
"Non abbiamo notizia alcuna sull'attuazione del Piano di
Profilassi 2022 - prosegue Pietro Tandeddu, direttore regionale
di Copagri - non sappiamo nemmeno se il Piano di profilassi 2023
sia stato approvato. In particolare, non conosciamo quante dosi
di vaccino siano state utilizzate, in quali territori si è
agito, su quali categorie di animali si è inoculato il vaccino".
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