Un tavolo di crisi permanente
territoriale sulla situazione industriale del Sulcis Iglesiente,
coordinato dalla Regione con il coinvolgimento del governo e
delle multinazionali impegnate nel sito. È la richiesta avanzata
alla Regione da Cgil, Cisl e Uil regionali e territoriali che,
insieme alle categorie dei chimici e dei metalmeccanici e in
presenza dei sindaci del Sulcis, oggi hanno partecipato al
confronto convocato dopo numerose sollecitazioni, dal presidente
della giunta Christian Solinas.
All'ordine del giorno la questione energetica, lo sblocco
delle vertenze industriali, le bonifiche ambientali e le
politiche del lavoro. Nel corso dell'incontro, cui hanno
partecipato anche gli assessori dell'Ambiente e del Lavoro,
Marco Porcu e Ada Lai, è stato fatto il punto della situazione
sulle principali vertenze industriali del territorio: Sider
Alloys, Eurallumina, Portovesme srl, centrale Enel.
Cgil, Cisl e Uil hanno rivendicato "chiarezza, certezze e
coerenza negli impegni, chiedendo un confronto "con l'obiettivo
di tracciare indirizzi precisi di politica industriale ed
energetica. Occorre uscire dalla logica degli ammortizzatori
sociali per approdare al lavoro, l'opposto non è più
accettabile".
Per i sindacati "occorrono decisioni a stretto giro, perché ci
sono scadenze imminenti che non possono essere trascurate,
quelle legate alle prospettive della Sider Alloys ad esempio, e
quelle relative alla copertura degli ammortizzatori sociali che
a scaglioni interesseranno nei prossimi mesi oltre mille
lavoratori".
Solinas ha confermato la strategicità del sito di Portovesme:
"La Regione si è battuta per portare la questione al tavolo
nazionale - ha detto -. Ora lo Stato deve decidere se ritiene
ancora strategica la produzione di piombo e zinco in quel polo".
Riguardo all'occupazione, "allo stato attuale - precisa la
Regione in una nota - tutti i lavoratori, compresi quelli
dell'indotto, sono stati messi in sicurezza, in attesa che si
definiscano i progetti di riqualificazione industriale in
corso".
"Nel collegato e nella variazione di bilancio - ha annunciato
l'assessora Lai - abbiamo integrato la quota prevista per la
mobilità in deroga per il 2023 e il 2024. Inoltre saranno
raddoppiate le risorse destinate ai cantieri occupazionali
comunali, pari a 40 milioni, che potrebbero coinvolgere anche i
lavoratori interinali dell'indotto".
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