Circa 600 soci, 146 milioni di euro
di investimenti in corso, 20 milioni di fatturato. Sono i numeri
dell'organizzazione produttori unione pastori, nata oltre 60
anni fa a Nurri, ma da qualche anno realtà importante e
all'avanguardia del mondo agropastorale della Sardegna.
Con il supporto della Fondazione 'Le Eccellenze dei Parchi
Naturali della Sardegna', nata due anni e mezzo fa, nel pieno
della pandemia, l'Unione pastori sta portando avanti un piano
industriale che prevede, tra l'altro, la nascita di una
piattaforma di e-commerce per la promozione e la vendita in
tutto il mondo dei prodotti delle aziende socie, con una
modernissima rete di logistica distributiva e trasformazione del
prodotto, un marchio proprio, solide partnership azionali e
quindici vetrine nella sola Roma. Ancora, il piano industriale
prevede la realizzazione di un impianto di surgelazione degli
agnelli, un centro servizi per la orticoltura in campo aperto,
un altro per il recupero degli oliveti abbandonati. C'è poi
l'investimento per assicurare la tracciabilità dei prodotti,
grazie alla nuova tecnologia P-Chip, di cui l'Unione pastori di
Nurri si è dotata, unica in Sardegna e in compagnia del
Consorzio parmigiano reggiano nel resto d'Italia, e ci sono i
cluster di energie rinnovabili.
Proprio sul fronte dell'approvvigionamento energetico, Op e
Fondazione annunciano un intervento a favore dei loro soci, che
aiuterà ad abbattere i costi per aziende e famiglie e, per le
realtà più virtuose, ad un azzeramento. "La Fondazione - ha
spiegato stamane il presidente Salvatore Pala - ha sviluppato
uno studio generale dei fattori limitanti lo sviluppo delle
aziende del centro Sardegna, secondo il quale il costo
dell'energia incide per circa 0,62 centesimi di euro per ciascun
litro di latte prodotto e a noi conferito. Così come per tante
altre attività che rendono ancora vive le nostre comunità del
centro Sardegna, energia ed altri macro-costi fissi sono i freni
dello sviluppo. Per questo, dal prossimo mese trasferiremo ai
nostri soci un pacchetto di KWH, prodotte nei nostri impianti,
che verrà implementato nei prossimi 12-18 mesi per step. Così
aiutare i nostri colleghi e le loro famiglie a sostenere i costi
aziendali e anche quelli familiari, costi che, progressivamente,
per le imprese più virtuose potranno arrivare all'azzeramento".
"Questo intervento a sostegno delle nostre aziende arriva,
peraltro, in un momento delicato per il mercato dell'energia,
considerato che dal prossimo 10 gennaio cesserà definitivamente
il mercato tutelato e ci sarà il passaggio obbligatorio al
libero mercato - dice il vicepresidente ed esperto di animazione
economica, Pierpaolo Pani - Consideriamo che le variazioni di
prezzo del latte incidono su base annua, mediamente per il
20/30%. Da 1,70 a 2 euro a litro di latte di questa campagna,
considerato un picco elevato, possiamo passare a 1,50 ovvero da
0,30-0,50 per litro di latte".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA