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Processo Grillo jr: presunta vittima, 'per loro ero oggetto'

Processo Grillo jr: presunta vittima, 'per loro ero oggetto'

Stralci testimonianza, 'sentivano di avere il potere'

CAGLIARI, 24 ottobre 2023, 16:01

Redazione ANSA

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Processo Grillo jr a Tempio Pausania - RIPRODUZIONE RISERVATA

Processo Grillo jr a Tempio Pausania - RIPRODUZIONE RISERVATA
Processo Grillo jr a Tempio Pausania - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Per loro non ero una persona in quel momento, ero un oggetto. Non era rilevante che avessi un nome, ero semplicemente il loro divertimento e questo atto dimostra che loro sentissero di avere il potere". Sono le parole di una delle vittime della presunta violenza sessuale della quale sono accusati Ciro Grillo (figlio del fondatore del M5s Beppe Grillo), Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, imputati nel processo a porte chiuse a Tempio Pausania. Si tratta di alcuni stralci -pubblicati da 'La Repubblica' e 'La Stampa' - della trascrizione della testimonianza della giovane, in due udienze il 22 e 23 settembre scorsi, sulla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 trascorsa nella villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo.
    La giovane che ha parlato in aula sarebbe stata ripresa con un cellulare mentre dormiva su un divano con intorno Ciro Grillo, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta in atteggiamenti offensivi e dal chiaro riferimento sessuale. "Quando ho saputo che mi sono state scattate foto hard mentre dormivo mi sono sentita come se al mondo non ci fosse sicurezza, come se fosse una cosa che potrebbe succedere tante altre volte. Chi commette questi atti sente di avere il potere sulla vittima - ha aggiunto - Il potere che è dato dal loro essere maschi, ragazzi di vent'anni, magari anche con i soldi. È qualcosa a cui penso spesso. Cioè, penso che vorrei uscire con un ragazzo. Mi interessa qualcuno, ma ho sempre quel pensiero in testa: come fai a sapere che non è uno che farebbe una cosa così?".
    La studentessa milanese aveva anche parlato dello sconvolgimento della sua vita nel momento in cui la notizia della presunta violenza aveva cominciato a circolare: "All'inizio nonostante avessi saputo delle fotografie che mi avevano scattato nella mia testa ho fatto finta che non esistessero. Poi andando avanti la vicenda giudiziaria mi sono dovuta fare forza e ho dovuto ammettere che era tutto vero. Sono stati momenti difficili".
    Il 7 e l'8 novembre e il 13 e 14 dicembre sul banco dei testimoni salirà, invece, la principale accusatrice dei quattro, la ragazza italo-norvegese che ha denunciato di essere stata violentata.

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