Si è svolto per il secondo anno
consecutivo il progetto Sinis Sentinels, realizzato dal Comune
di Cabras e dall'Area Marina Protetta Penisola del Sinis - Isola
di Mal di Ventre in stretta collaborazione con Legambiente
Onlus.
Il programma, nato anni fa a Cabras col nobile fine di
contribuire alla tutela del patrimonio ambientale, da due anni è
diventato un progetto a carattere nazionale con il quale
volontari provenienti da tutta Italia e dall'estero vivono
un'esperienza di crescita praticando attività di tutela immersi
nella natura del Sinis. "Quest'anno sono stati 104 i volontari
che hanno aderito all'iniziativa, divenendo custodi delle
meravigliose spiagge del litorale. Divisi in gruppi con una
permanenza a Cabras di dieci giorni, i partecipanti hanno un'età
compresa tra i 18 e i 75 anni, con un'età media tra i 35 e i 50
anni", spiega il tutor e coordinatore del Campo per Legambiente,
Cesare Agostini.
"Continua la preziosa collaborazione tra Area Marina Protetta
e Legambiente, che ci supporta con i giovani volontari nella
vigilanza del litorale e ci aiuta a diffondere le buone pratiche
di salvaguardia dell'ambiente. Vogliamo - afferma il sindaco di
Cabras Andrea Abis - un turismo di qualità nei litorali del
Sinis. Le sentinelle di Legambiente sono state formidabili nel
trasmettere questi messaggi educativi e di cultura
etico-comportamentale".
"Il compito delle sentinelle - spiega il direttore dell'Area
Marina del Sinis Massimo Marras - è spiegare il perché delle
regole, far capire e amare il nostro territorio ai visitatori.
Facciamo investimenti per portare avanti il progetto, mettiamo a
disposizione la struttura dell'ostello della gioventù a Funtana
Meiga che vede una nuova luce grazie alla presenza dei volontari
e dei coordinatori".
"Per Legambiente il secondo anno del progetto ha dato ottimi
risultati - dichiara Annalisa Colombu, presidente di Legambiente
Sardegna - le spiagge sono risultate più pulite, i bagnanti si
dimostrano più attenti e si fanno parte attiva nella
comunicazione e nell'educazione verso i vicini di spiaggia".
"Abbiamo effettuato due interventi inerenti il tentativo di
asporto della sabbia, durante i quali non è stato necessario il
supporto degli agenti della Polizia locale, e abbiamo recuperato
dalle docce di Is Arutas 380 chili di sabbia di quarzo -
conclude Agostini - raccolto 138 sacchi di spazzatura e quasi
20mila cicche, ritrovate soprattutto nei muretti a secco delle
aree adibite ai fumatori".
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