Condanna a 24 anni di carcere. E'
la richiesta fatta dalla pm di Oristano Sara Ghiani nei
confronti di Giorgio Meneghel, il 54enne reo confesso
dell'omicidio della moglie, Daniela Cadeddu, 51 anni, con la
quale viveva da separato in casa in uno stabile di via Roma a
Zeddiani, nell'Oristanese.
Oggi in Corte d'Assise a Cagliari si è concluso il
dibattimento e al termine della requisitoria la pm, considerando
le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, ha
sollecitato la condanna a 24 anni di reclusione.
Il processo è stato aggiornato al 6 dicembre prossimo per la
sentenza.
L'omicidio risale al 5 febbraio 2022: la donna venne uccisa
nel sonno a martellate con almeno due colpi fatali. Dopo aver
assassinato la moglie Meneghel chiamò il 112, confessando il
delitto e attendendo l'arrivo dei carabinieri ai quali fece
trovare anche l'arma. A novembre del 2022 il 54enne era stato
rinviato a giudizio dopo che una perizia psichiatrica aveva
stabilito che era capace di intendere e volere al momento di
compiere il delitto.
Nel corso dei vari interrogatori il 54enne, difeso
dall'avvocata Francesca Accardi, non ha mai fornito un vero e
proprio movente e non si è mai giustificato. Si è sempre
dimostrato consapevole dell'atrocità commessa che per lui, però,
rappresentava "l'unica via d'uscita", parlando poi di problemi
economici e di salute suoi e della moglie che lo preoccupavano a
tal punto da fargli temere di non riuscire più a vivere.
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