E' boom di contagi in Sardegna
dove, in 24 ore, i casi sono più che raddoppiati passando da 829
a 1.792 positivi al Covid, toccando un nuovo record da inizio
pandemia. Sale anche il tasso di positività che balza dal 4,2 al
17%, mentre sono 4 i decessi. I posti letto occupati da pazienti
Covid in terapia intensiva arrivano a quota 27 (+2), mentre sono
stabili a 191 quelli in area medica. Intanto secondo i dati
elaborati dai Laboratorio analisi del Policlinico Duilio
Casula e del San Giovanni di Dio dell'Aou di Cagliari la
variante Omicron è ormai prevalente in Sardegna ed è presente in
oltre il 70% dei pazienti positivi. Hanno influito le feste di
Capodanno: nella rilevazione precedente, quella del 29 dicembre,
i pazienti affetti da Omicron erano appena il 25%.
Questo contesto non piace agli studenti sardi, molti dei quali
hanno scioperato oggi chiedendo la Dad almeno per due settimane.
"L'adesione alla mobilitazione è stata massiccia dal nord al sud
dell'isola - spiega Alessandro
Frongia, del coordinamento dei rappresentanti di istituto -. Noi
vogliamo andare a scuola, ma in sicurezza". E la prima
campanella non è suonata per tutti gli studenti sardi. A Bosa è
stata decisa la sospensione delle attività scolastiche in
presenza di tutte le scuole sino al 15 compreso. Decisione
simile a Cabras, a Milis e a Macomer, nonostante lo screening
promosso dalla Regione abbia raggiunto a soglia del 50% della
popolazione scolastica: oltre 81 mila studenti testati.
Proteste anche nelle Isole minori, stavolta per la nuova
normativa che prevede il green pass rafforzato per salire sui
mezzi di traporto. Presidi nei porti sono stati organizzati da
almeno sei comitati a Carloforte, La Maddalena in Sardegna, ma
anche alle Eolie in Sicilia, Ischia in Campania e all'Isola
d'Elba in Toscana. La deroga di un mese per studenti e malati
non basta. Per questo gli abitanti sono scesi nei porti per
manifestare uniti dallo slogan "Isolani sì, isolati mai.
Ridateci la nostra strada".
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