/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Sardegna 28% ragazze non studia e non lavora

In Sardegna 28% ragazze non studia e non lavora

Atlante Save The Children, 22% minori vive in povertà relativa

CAGLIARI, 17 novembre 2020, 14:08

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

In Sardegna più di una ragazza su quattro non studia, non lavora e non segue nessun percorso formativo. Nell'isola, prima della crisi sanitaria, il 22% dei minori viveva in povertà relativa. Altri dati: asili nido solo per l'11,9% dei bambini, dispersione scolastica al 17,8%. Lo dice Save the Children nell'undicesima edizione dell'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia, nel focus "Con gli occhi delle bambine". In Italia, circa un milione e 140 mila ragazze tra i 15 e i 29 anni rischiano, entro la fine dell'anno, di ritrovarsi nella condizione di non studiare, non lavorare e non essere inserite in alcun percorso di formazione, rinunciando così ad aspirazioni e a progetti per il proprio futuro.

Un limbo in cui già oggi, in Sardegna, è intrappolato il 28,4% delle giovani, contro il 27,1% dei coetanei maschi. Percentuali, per quanto riguarda le ragazze, lontane dai picchi che si avvicinano al 40% in Sicilia e in Calabria, ma distanti altresì da quelle nei territori più virtuosi, come il Trentino Alto Adige. Inoltre quasi un giovane su cinque (il 17,8%) abbandona la scuola prima del tempo, ben al di sopra della media nazionale che segna un tasso di dispersione scolastica del 13,5%.

In Sardegna, il 27,7% dei giovani rientra nell'esercito dei Neet, cioè di coloro che non studiano, non lavorano e non investono nella formazione professionale, peggio dello scenario a livello nazionale che fa registrare una percentuale media del 22,2%. In Sardegna le giovani neet sono invece il 28,4%, contro il 27% dei coetanei maschi. Nell'isola, il 22% dei minori vive in condizioni di povertà relativa. Tra le province sarde sono Nuoro (14,5%) e Sassari (14,3%) quelle con la percentuale più alta di minori sul totale della popolazione, seguite da Cagliari (13,9%).

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza