Un'orchestra virtuale che suona
"da casa" e concerti "in rete" trasmessi in diretta su radio e
tv. E' la proposta lanciata da Giuseppe Farris, consigliere di
indirizzo della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari durante
una riunione con i sindacati che l' hanno subito sposata icome
efficace alternativa in tempo di lockdown. Ma il sovrintendente
frena.
"L'ipotesi è sicuramente interessante e suggestiva, ma non è
fattibile in termini di tempi e si costi - spiega all'ANSA
Nicola Colabianchi - l'idea di un'orchestra che si riunisce da
remoto per interpretare raffinate e impegnative pagine
sinfoniche, sembra per ora appartenere al futuro". Per il
sovrintendete, infatti, sono necessarie "una programmazione e
dotazioni tecniche di cui non tutti dispongono, microfoni di
alta qualità e connessioni a banda larga, schermi, il pc a casa.
Il rischio, po - sottolinea - è di ottenere un risultato ben
lontano dalla magia e dall'emozione di un concerto dal vivo".
Colabianchi ricorda che "la situazione delle Fondazioni
Lirico Sinfoniche in Italia in questo momento è tutt'altro che
semplice, sia per quel che riguarda la posizione di tutti i
lavoratori del teatro, costretti all'isolamento, sia per
l'impossibilità di programmare le attività senza date certe per
la riapertura, insieme alla necessità di rimodulare tutti i
cartelloni delle stagioni. Anche riprogrammando, dove è
possibile, titoli che sono stati cancellati a seguito della
emergenza sanitaria. "L' idea quindi dei concerti virtuali a
distanza è molto suggestiva - ribadisce il sovrintendente -
speriamo di poterla realizzare in un prossimo futuro".
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