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Mangiano funghi velenosi, 3 intossicati

Mangiano funghi velenosi, 3 intossicati

Trattati al Pronto soccorso, stanno bene e sono stati dimessi

OLBIA, 20 novembre 2019, 16:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tre persone sono rimaste intossicate dopo aver consumato funghi non commestibili. Tutti e tre, due uomini e una donna, stanno bene e, dopo un periodo di osservazione in ospedale, sono rientrati a casa. Il primo, un uomo di 29 anni, è finito al Pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia nella giornata di domenica, con vomito irrefrenabile e dolori addominali violenti. Stessi sintomi registrati il giorno dopo da padre e figlia (di 66 e 29 anni) di Telti. Il primo aveva mangiato una Ramaria, conosciuta come cavolfiore: se poco cotto o molto maturo, può creare problemi all'apparato intestinale. Padre e figlia, invece, avevano consumato l'Omphalotus olearius, il cosiddetto fungo dell'olivo, una specie velenosa scambiata per il commestibile Gallinaccio.

Per il trattamento è stato seguito il protocollo da intossicazione alimentare con la consulenza dei micologi. La Ats Assl di Olbia mette in guardia i cittadini e consiglia di "rivolgersi sempre agli esperti micologi in grado di classificare e fare una cernita esatta e gratuita dei funghi. L'attività dell'Ispettorato Micologico è garantita lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13 a Olbia negli ambulatori della Guardia Turistica della struttura sanitaria San Giovanni di Dio, in viale Aldo Moro e a Tempio Pausania nel palazzo Ex Inam, in via Demartis. Per ulteriori informazioni 079.678333.
   

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