"Dai danni creati dal gelo l'anno
scorso, a una vendemmia che si può considerare buona, ma che ha
richiesto la massima attenzione". Antonio Berritta, fondatore
dell'omonima azienda di Dorgali, nella valle di Oddoene, traccia
un bilancio della vendemmia 2018. "Il risultato del raccolto è
positivo nonostante le difficoltà", spiega il vigneron dorgalese
che attribuisce la buona riuscita alle attenzioni date alle
piante, al loro costante monitoraggio e soprattutto
all'attenzione al meteo e alle cure alla vigna. "Dapprima
abbiamo combattuto contro la peronospera, poi ad agosto ci ha
preoccupato l'umidità nella valle, attenuata per fortuna dal
maestrale - ricostruisce Berritta - In quel momento l'uva si è
fatta trovare pronta e in ottime condizioni in vista del taglio,
ma sono arrivate le piogge di settembre".
"Rispetto all'anno scorso l'uva si è presentata matura, ben
colorata, con un elevato grado di zuccherina. Ho lavorato
duramente giorno e notte - confessa il produttore - e con molte
preoccupazioni per giungere a un risultato soddisfacente".
Quest'anno aumenterà la produzione del Marinu, il rosato, e del
Panzale, il bianco prodotto dall'uva autoctona. "Siamo piccoli
produttori e produciamo un vino biologico e come si faceva una
volta. In ogni caso la natura non si può controllare - dice
Berritta - tuttavia, grazie ad alcuni accorgimenti,
all'attenzione e all'amore per la vigna, riusciremo a offrire un
prodotto di qualità, nonostante diversi fattori non siano stati
a nostro favore".
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