L'inserimento del principio in
Costituzione, il confronto europeo per attuare quanto
riconosciuto nel Trattato Ue, una nuova responsabilità
istituzionale in Sardegna: sono le tre direttrici indicate dal
segretario generale della Cisl sarda, Gavino Carta, per
affrontare la questione insularità con successo.
"E' indispensabile programmare alcune iniziative unitarie in
Sardegna, a Roma e a Bruxelles", ha detto oggi il sindacalista
durante i lavori del convegno "La Sardegna e il riconoscimento
dei diritti dell'insularità alle pari opportunità" a Cagliari.
Innanzitutto, "occorre elaborare un programma consultando
attori socio-economici, che delinei i contorni di un vero e
proprio Piano di sviluppo dello spazio insulare comunitario,
individuando già a livello delle diverse politiche comunitarie
meccanismi di intervento congiunto dei vari programmi".
Poi, continua Carta, "consolidare questo approccio in un
piano d'azione che preveda un calendario definito di interventi
e meccanismi di monitoraggio dei risultati, di valutazione dei
problemi e delle esigenze derivanti dalla condizione di
insularità". Infine - ha concluso, "trasformare in azioni
permanenti i progetti ed iniziative destinate a compensare il
gap dell'insularità".
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