Due partite in sei giorni a Genova
e Verona per cercare di allontanare la paura e dimenticare la
batosta interna con il Torino. Per il Cagliari la settimana di
passione comincia domani al Ferraris contro il Genoa degli ex
Rossettini e Ballardini. E non ci sono alternative: deve fare
punti. Confidando su un dato statistico: i rossoblu perdono più
in casa (nove ko) che fuori (sette sconfitte).
Per il recupero con i grifoni Lopez ha già anticipato qualche
mossa: sarà turn over. Dentro dall'inizio, rispetto alla gara
con i granata, dovrebbero esserci Andreolli, Lykogannis, Ionita.
All'ultimo Han non risulta nella lista dei convocati, quindi è
probabile fiducia a Sau accanto a Pavoletti. Scelta quasi
obbligata: manca a sorpresa anche Farias, gli altri attaccanti
sono Giannetti e Ceter.
"Giocheranno di sicuro Sau, Pavoletti e Barella - annuncia
Lopez - Rispetto a domenica ci saranno dei cambi, è giusto
valorizzare anche chi finora è stato utilizzato meno, sono
sicuro che potrà darmi tanto". "Considero anche che ci aspettano
due partite ravvicinate. Ceter e Pavoletti possono giocare
insieme, sono due giocatori simili fisicamente ma la presenza di
uno non esclude l'altro - aggiunge il mister - Domani contro il
Genoa e domenica a Verona non sono partite determinanti, ma
molto importanti sì".
Cambi in vista per scuotere una squadra che da due turni non
riesce più a giocare come vorrebbe l'allenatore: degli ultimi
centottanta minuti e passa si salva solo il primo tempo con il
Torino e il recupero con il Benevento. Il fatto che il Cagliari
non debba "fare" la partita può essere un vantaggio. Ma dipende
da come Ceppitelli e soci sapranno tenere il campo: stare dietro
ad aspettare - lo dicono le esperienze passate - può essere
controproducente.
Lopez riparte dal buon primo tempo giocato contro il Torino.
"Nessuno ne parla perché giustamente si guarda al risultato
finale ma nei primi 45' abbiamo avuto un paio di occasioni per
segnare. Magari se avessimo fatto gol sarebbe cambiata la
partita. Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto realizzativo: se
abbiamo tre occasioni per segnare almeno una dobbiamo
sfruttarla".
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