Ancora testi dell'accusa nel
processo in Corte d'Assise a Nuoro per gli omicidi di Gianluca
Monni e Stefano Masala, di cui è accusato Alberto Cubeddu (il
suo presunto complice, il cugino Paolo Enrico Pinna, è stata già
stato condannato a 20 anni di carcere). Hanno parlato in aula la
20enne di cui si era invaghito Stefano Masala e il proprietario
del Planet bar, Giampiero Lai, di 32 anni, uno degli ultimi ad
aver visto il giovane prima della sua scomparsa il 7 maggio
2015. "Quella sera Stefano è venuto nel mio locale tra le 20 e
le 20.30 - ha raccontato - Era vestito bene e gli ho chiesto:
'Ste dove stai andando?' Mi ha risposto che non me lo poteva
dire e che me lo avrebbe detto l'indomani. Sono state le ultime
parole che ho sentito da Stefano".
Il Pm Andrea Vacca ha però incalzato Lai, perché la sua
deposizione ha omesso un dettaglio importante riferito dal padre
dello scomparso, Marco Masala. E cioè che Stefano aveva ricevuto
una telefonata quando era al bar e di aver poi detto a Giampiero
Lai che a chiamarlo era stato Paolo Enrico Pinna. Quest'ultimo,
secondo l'accusa, avrebbe attirato in trappola Stefano con il
pretesto di intercedere con la ragazza di cui si era innamorato,
poi lo avrebbe ucciso per portargli via l'auto con la quale
andare a Orune l'indomani insieme a Cubeddu per uccidere Monni e
far ricadere su Stefano le colpe. Giampiero Lai non ha
confermato in aula quanto detto a Marco Masala: il suo racconto
è stato costellate da molti "non ricordo" e da qualche
contraddizione. Chiara invece la ricostruzione della 20enne di
cui Stefano si era invaghito. "La mia amicizia con lui era più
che altro virtuale - ha chiarito - ero nel gruppo 'amici
innamorati' che lui stesso aveva creato. Quando ci incrociavamo
era talmente timido che a malapena mi salutava". Quanto a Paolo
Pinna ha detto: "Non lo frequentavo ma la sera della scomparsa
di Stefano verso le 22.30 mi ha mandato un messaggio con scritto
'Uè..', non ho riconoscevo il numero, poi parlando con amiche ho
scoperto che era stato lui a chiedere il mio il mio contatto".
Prossima udienza 30 novembre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA