Secondo il rapporto del Centro
Nazionale Trapianti, in Sardegna nel 2015 sono stati eseguiti 33
trapianti di rene da donatore deceduto, 14 di fegato da donatore
deceduto, 3 di cuore e un trapianto di pancreas. I donatori sono
stati 21,6 per milione di persone, in calo rispetto all'anno
precedente (27,4). Quelli utilizzati, in numeri assoluti, sono
stati 31.
Le persone che in Sardegna hanno espresso la loro
dichiarazione di volontà alla donazione sono 41.220 (dato del
Sistema Informativo Trapianti). In Italia il numero dei
trapianti d'organo è pressoché costante da 10 anni. Nel 2015
sono stati 3.326, in leggero aumento rispetto all'anno
precedente. Ma sono ancora troppo pochi. Se si chiudessero le
liste d'attesa - denuncia la Società italiana trapianti d'organo
- occorrerebbero tra i 2 e 3 anni per trapiantare tutti i
pazienti già in lista.Alla vigilia dell'apertura del 40/o
Congresso della Sito è un ritratto con luci ed ombre quello che
disegnano a quattro mani Franco Citterio, presidente attualmente
in carica fino alla fine dell'anno e presidente della Fondazione
Italiana per la Promozione Trapianti d'Organo (FIPTO) e Umberto
Cillo, presidente eletto SITO in carica da gennaio 2017,
commentando le cifre del Centro Nazionale Trapianti.
Per la qualità dei Centri e per la qualità dei trapianti
(misurabile in termini di risultati, sopravvivenza dei pazienti
e qualità di vita post intervento) l'Italia può considerarsi
soddisfatta - spiega Citterio - ma sono ancora troppo pochi i
trapianti effettuati. E questo perché manca ancora una vera
cultura della donazione nel nostro Paese. E se qualcosa si è
fatto in questi anni in termini di donazione da donatore
deceduto ancora moltissimo si deve fare per la donazione da
vivente che incontra moltissime resistenze".
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