Arriva l'app salvavita per il tumore ovarico: sarà il computer, grazie al dispositivo scaricabile da internet e a parametri e variabili inseriti da un operatore, a calcolare il pericolo di presenza di una patologia.
Uno strumento per capire in tempo come intervenire su una grave malattia magari allo stato embrionale.
Lo studio è di Stefano Guerriero, professore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, ed è stato pubblicato sul British Medical Journal.
L'applicazione è stata ottenuta dopo un test su migliaia di risultati. E presto sarà a disposizione su smartphone.
Guerriero fa parte del gruppo Iota (International ovarian tumor analysys) formato dai migliori specialisti in ambito diagnostico. "Poter dare alle nostre pazienti - spiega il docente cagliaritano - non solo una accurata diagnostica preopoeratoria ma gestire insieme ad esse e ai medici curanti la necessità o meno di intervento in caso di presenza di una cisti ovarica, è una delle missioni che prima al San Giovanni e ora al Blocco Q stiamo portando avanti con passione nell'ambito di una struttura di Diagnostica ostetrico-ginecologica molto avanzata inserita all'interno della Clinica Ostetrica e Ginecologica della Aou".
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