Uliando Uliando è l'originale call
rivolto a fumettisti, illustratori e disegnatori senza limiti di
età e di provenienza che, entro il 20 aprile, potranno
candidarsi per una residenza artistica di tre giorni, che si
svolgerà nel Castello di Acaya, la cittadella fortificata a
pochi chilometri da Lecce, dal 1 al 4 giugno 2017. Dopo il
successo dello scorso anno prende infatti il via la seconda
edizione del Concorso "Uliando Uliando" sul tema della
riproposizione delle forme antropomorfe e zoomorfe degli ulivi
secolari del Salento.
Il salentino Carlo Toma, produttore, regista, autore, è
l'ideatore e il direttore artistico di Uliando Uliando. "Un
giorno ho avvertito uno strano richiamo, spiega Carlo, sono
stato attirato dalle forme contorte degli alberi. Da allora non
sono andato più passeggiando, ma uliando, uliando". Carlo ha
fotografato con lo smartphone dei dettagli di tronchi, che
rimandavano a strane figure, il volto di un uomo o di un
gorilla, il seno di una donna, il muso di una tartaruga, la
testa di un mulo. Per animare questi scatti ha coinvolto
illustratori, fumettisti e disegnatori, che hanno interpretato
le sue foto, realizzando dei disegni. È nata così una mostra, un
libro fotografico e una residenza, che ha coinvolto nel 2016
trenta artisti provenienti da tutta Italia.
L'edizione 2017, promossa da Carlo Toma Edizioni, dal Comune
di Vernole, dall'Istituto di Culture Mediterranee, dalla
Coldiretti e dall'Associazione Terra Archeorete del
Mediterraneo, con il patrocinio della Regione Puglia, è aperta a
50 illustratori, fumettisti e disegnatori, che saranno
selezionati da una giura di "esperti" - Giorgio Pontrelli,
Daniele Bonomo - in arte GUD e Davide De Cubellis - e saranno
ospitati nel borgo di Acaya per partecipare alla residenza
artistica. Partendo dall'ulivo secolare, capolavoro della
natura, i partecipanti saranno chiamati a declinare varie
intuizioni percettive fondate sullo sguardo, per andare oltre
ciò che appare sul tronco disegnato dal tempo e dagli elementi
atmosferici, alla ricerca di figure che interpretano
artisticamente i tratti degli antichi tronchi. Non solo dovranno
disegnare in estemporanea, ricreando artisticamente gli scatti
di Carlo Toma, ma saranno loro a girare tra gli ulivi millenari
nei dintorni di Acaya e a fotografare muniti di
smartphone.
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