La situazione emergenziale in cui
versano le Province a seguito del riordino delle funzioni
avutosi con la riforma Delrio, che ha rivisto profondamente
ruolo ed organizzazione trasformandole in enti territoriali di
area vasta, è stata al centro di un confronto in Consiglio
regionale tra l'Unione delle province d'Italia (Upi),
l'Associazione nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e la Regione
Puglia. A rappresentarle nella riunione della commissione
riforme istituzionali sono intervenuti il vicepresidente della
Giunta regionale, Antonio Nunziante, il presidente dell'Upi
Puglia, Antonio Gabellone, il delagato di Anci Puglia, Michele
Lamacchia. Durante l'incontro il presidente del Consiglio
regionale pugliese, Mario Loizzo, ha sostenuto che "la riforma
Delrio ha mostrato alcune carenze e difficoltà che devono essere
affrontate procedendo ad una revisione della legge 56/2014".
Gabellone ha chiesto alla Regione di rappresentare, in sede di
Conferenza Stato-Regioni, l'impellente situazione in cui operano
le Province. Lamacchia ha chiesto al governo regionale di
riaprire il confronto in materia di riassetto organizzativo
delle varie funzioni. Nunziante ha assicurato disponibilità
nell'individuare gli ambiti su cui definire alcune incongruenze
normative relative al riordino delle funzioni delegate o
trasferite alle Province, nella'mbito del sistema di governo
regionale e territoriale.
In Consiglio regionale oggi è stato inoltre affrontato, nella
commissione Lavoro, l'esame del disegno di legge che contiene
gli "indirizzi per lo sviluppo e la coesione economica e sociale
del territorio di Taranto". Il ddl ha ottenuto a maggioranza
parere positivo e la commissione nell'esprimere parere
consultivo ha deciso di produrre nella sede referente la
raccomandazione di porre un'attenzione particolare ai temi
occupazionali e della formazione.
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