Dal belcanto al barocco
fino al Novecento, in un arco temporale di oltre due secoli.
Sono tre le opere che segneranno l'edizione numero 50 del
festival della valle d'Itria di Martina Franca, in programma dal
17 luglio al 6 agosto: Norma di Vincenzo Bellini, Aladino e la
lampada magica di Nino Rota, Ariodante di Georg Friedrich
Handel.
L'edizione del 2024, firmata dal direttore artistico Sebastian
Schwarz e organizzata dalla Fondazione Paolo Grassi, si
arricchisce di un nutrito numero di concerti di musica da camera
e liederistica, musica sacra, barocca, sinfonica, jazz, incontri
con gli artisti e spettacoli di prosa.
"Più che mai in questa edizione - commenta Sebastian Schwarz
- il festival si rivolge a un pubblico vasto e diverso: agli
amanti dell'opera barocca, quanto ai melomani che apprezzano il
grande repertorio del Belcanto, alle famiglie intere per una
favola da Mille e una notte o a chi vuole ricordare il
bicentenario della sinfonia più famosa della storia della
musica, come la Nona di Beethoven".
Aprirà la rassegna il 17 luglio (repliche 21, 28 luglio e 2
agosto), nel cortile del palazzo Ducale, una nuova produzione
della Norma di Vincenzo Bellini, con la direzione di Fabio
Luisi.
Dal 22 luglio (repliche il 25 e 29 luglio) al teatro Verdi
l'attenzione al repertorio barocco verterà sull'Ariodante di
Georg Friedrich Handel, in occasione dei 550 anni della nascita
di Ludovico Ariosto. Protagonisti l'ensemble Modo Antiquo
diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli e alcuni fra i
migliori interpreti specializzati in questo repertorio.
Dal 27 luglio (repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto) a palazzo
Ducale il festival omaggia Nino Rota con l'allestimento di
Aladino e la lampada magica, fiaba lirica del 1968.
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