Ricordi familiari si intrecciano con
fatti storici, l'incontro con testimoni del passato ed episodi
legati all'antifascismo: c'è tutto questo nella biografia di
Giuseppe Bartolo, il giovane professore barese che nel 1940 fu
mandato da Benedetto Croce a intrufolarsi in un convegno di
mistica fascista per fare la spia. A più di quarant'anni dalla
sua scomparsa, la figlia Antonella ripercorre la vita del padre
nel libro '...e Croce gli disse: vestiti da fascista!', edito da
Laterza.
Il libro sarà presentato giovedì 20 aprile alle ore 18 nella
sala consiliare del Comune di Bari. Dopo l'introduzione di
Micaela Paparella, consigliera delegata al Patrimonio culturale,
converseranno con l'autrice Vito Antonio Leuzzi, presidente
Ipsaic; e Ferdinando Pappalardo, membro della vicepresidenza
nazionale dell'Anpi.
Giuseppe Bartolo, insegnante di storia e filosofia del liceo
classico Orazio Flacco di Bari, era un'appassionato antifascista
e allievo di Tommaso Fiore da cui ha ereditato la passione per
gli studi meridionalistici: negli anni '50 avviò una ricerca sul
Mezzogiorno, un'opera rimasta incompiuta per la prematura
scomparsa dell'autore. E' stato tra i fondatori del partito
d'Azione barese e organizzatore dello storico congresso dei
Comitati di liberazione nazionale del 1944. Insieme a Michele
Cifarelli ha avuto un ruolo di protagonista in Radio Bari con lo
pseudonimo di Simplicius; grazie al suo apparecchio radio Cge
ascoltava le notizie dai fronti di guerra e le ritrasmetteva dai
microfoni dell'emittente di via Putignani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA