Ripercorrere, nel tempo e nello
spazio, le dinamiche di un vino, Doc dal 1974, che negli ultimi
trent'anni si è guadagnato un posto di rilievo nelle produzioni
enologiche mondiali: è l'obiettivo che si è posto il libro
"Primitivo - Il vino dei due mondi" (Kellermann Editore),
scritto da due emeriti studiosi di viticoltura di fama
internazionale come i professori Antonio Calò e Angelo
Costacurta, rispettivamente presidente e membro del Consiglio
dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino. Il volume sarà
presentato dagli autori alle 19 di oggi nell'azienda Agricola
Felline di Manduria (Taranto).
Com'è noto culla il successo del Primitivo è indubbiamente
partito da Manduria ma nonostante la sua popolarità e la recente
diffusione commerciale che lo ha fatto assurgere ad emblema
della Puglia nel mondo, pochi conoscono la storia, le origini,
le vicende che lo hanno condotto ad insediarsi in due continenti
diversi: Europa e America.
Si tratta di un volume che arricchisce il patrimonio
culturale rappresentato dalla viticoltura regionale offrendo non
solo dettagli tecnici e scientifici, ma anche testimonianze
storiche di sensibilità politiche e amministrative tese al
monitoraggio delle quantità e all'innalzamento delle qualità dei
vini da ottenersi. Temi di straordinaria attualità tra gli
addetti ai lavori, chiamati responsabilmente a voler definire
quale debba essere il futuro della risorsa "Primitivo".
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