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>>>ANSA/ Anziano trovato morto in casa, l'ombra della vendetta

>>>ANSA/ Anziano trovato morto in casa, l'ombra della vendetta

In passato coinvolto in violenza sessuale, mani e piedi legati

BARI, 11 giugno 2022, 19:17

Redazione ANSA

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Seduto ad una sedia, mani e piedi legati e assicurati alle gambe di un tavolo, ferito al volto ed incappucciato. E' stato trovato così morto questa mattina nella sua casa di Castrì, nel Salento, un uomo di 75 anni, Donato Montinaro, falegname in pensione che viveva con la figlia disabile di 48 anni. L'uomo aveva anche i pantaloni abbassati e indossava un pannolone che pare non gli fosse necessario. In casa nessun segno di effrazione o di quel disordine che viene in genere prodotto da chi cerca preziosi o denaro. Pare anche che non manchi nulla. Per questo gli investigatori, già dopo i primi accertamenti, hanno escluso che si sia trattato di una rapina finita nel sangue e si stanno concentrando su alcuni episodi passati della vita dell'uomo coinvolto in vicende legate ad una violenza sessuale e ad un furto di legna. Tra le piste seguite, vista la particolare crudeltà dell'omicidio, c'è quella che si sia trattato di una vendetta o di una punizione per qualche sgarro.
    A scoprire il corpo questa mattina poco prima delle 8 è stata una donna che aiutava l'uomo in casa e nell'assistenza alla figlia. La morte era già avvenuta da qualche ora. La figlia dell'uomo, che era di certo in casa al momento dell'omicidio, per la sua disabilità potrebbe non essersi accorta di nulla e comunque non è stata in grado di riferire alcunchè agli investigatori. Le ultime persone a vedere Montinaro in vita sono state sua sorella e la stessa donna delle pulizie che hanno lasciato la casa, una villetta sulla via per Vernole, nella tarda serata di ieri. Visto che non c'erano segni di effrazione, è probabile che sia stato lo stesso Montinaro ad aprire la porta al suo carnefice. I carabinieri hanno ascoltato anche i vicini di casa ma, a quanto si è appreso, nessuno ha sentito o visto nulla.
    Ad una prima ispezione del cadavere fatta dal medico legale Roberto Vaglio, è emerso che l'uomo è stato colpito violentemente in particolare al volto e poi finito, forse per soffocamento, con un sacco infilato sulla testa. Le mani e le gambe erano legate con fascette da elettricista e poi assicurate al tavolo con del nastro da imballaggio.
    Montinaro era vedovo da anni e, insieme con sua sorella, si prendeva cura della figlia disabile. Era una persona conosciuta in paese, e la sua morte, in particolare modo per le modalità cruente, ha destato molta sorpresa in città. Probabilmente qualche ulteriore elemento di chiarezza emergerà dall'autopsia che verrà eseguita la prossima settimana secondo quanto disposto dal magistrato di turno che sta coordinando l'indagine, Maria Consolata Moschettini.
    I carabinieri hanno già acquisito e stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza che si trovano vicine alla casa e nel resto del paese sperando di trovare in qualche movimento notturno tracce dell'assassino. Sul posto è intervenuto personale del Ris e del reparto operativo dei carabinieri. Presente anche il comandante provinciale, il colonnello Paolo Dembech.
   

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