(ANSA) - FOGGIA, 15 APR - "Mi hanno riferito che non appena
fossi diventato maggiorenne mi avrebbe ucciso". Lo ha dichiarato
nel corso dell'udienza di convalida del fermo, davanti al gip
del Tribunale di Bari, il 17enne che venerdì scorso avrebbe
ucciso con cinque colpi di pistola calibro 7,65 il 30enne
pregiudicato Salvatore Lombardi a San Severo (Foggia), in un
agguato nelle vicinanze di un bar. Il 17enne si era costituito
venerdì sera ed era stato fermato con l'accusa di omicidio
volontario e porto illegale d'arma da fuoco.
Il gip oggi ha accolto le richieste del pubblico ministero
convalidando il fermo e disponendo la permanenza in carcere per
il 17enne. Il legale dell'indagato, l'avvocato Ettore Cenzano,
chiedeva invece il collocamento in una comunità per minori anche
perché il giovane è incensurato e si è costituto.
Al giudice il 17enne ha ribadito quanto già dichiarato
venerdì sera quando si è costituito, specificando però di non
aver mai ricevuto minacce di morte direttamente dalla vittima.
Quella sera i due - ha ricostruito nel corso dell'udienza - si
sono scambiati qualche messaggio. Poi si sono dati appuntamento
al bar. Hanno consumato una bevanda e sono usciti. Hanno parlato
per pochi secondi e a quel punto il 17enne avrebbe estratto la
pistola e sparato un primo colpo alla testa di Lombardi, poi
sarebbe tornato indietro e avrebbe continuato a fare fuoco. Il
racconto del giovane avrebbe trovato riscontro anche nei filmati
delle telecamere di sicurezza della zona. Il padre del 17enne
morì a febbraio del 2021 dopo essere rimasto ferito un mese
prima in un agguato in via Mario Carli, in un quartiere che gli
investigatori definiscono luogo di spaccio. In alcune
intercettazioni delle forze di polizia, Salvatore Lombardi
veniva accostato al delitto del padre del 17enne. Ma questo
elemento non ha mai avuto alcun riscontro investigativo. (ANSA).
Omicidio nel Foggiano: 17enne fermato, 'voleva uccidermi'
Disposta custodia in carcere per presunto assassino Lombardi
