E' stata bloccata ieri sera sul
nascere l'organizzazione di un rave party nelle campagne di
Lecce, durante interventi di controllo di polizia e carabinieri
che hanno applicato direttive nazionali arrivate dopo il caso di
Valentano, nel viterbese.
Intercettato nel pomeriggio l'invito a partecipare al rave di
ieri sera, attraverso il monitoraggio delle fonti e dei social
media, pattuglie di polizia, anche territoriali e della Squadra
Mobile, hanno bloccato un furgone con alcuni giovani, tutti con
precedenti per rave party, e a bordo anche qualche strumento per
l'amplificazione: 6 casse acustiche, un gruppo elettrogeno con
tanica di benzina, cavi per i collegamenti.
Un 27enne di Lecce, una salentina 24enne di Maglie e una
donna romagnola di Cesena di 34 anni, non hanno spiegato la
provenienza del materiale, che è stato sequestrato e,
accompagnati in Questura dalla Digos, sono stati denunciati a
piede libero per ricettazione e per il possesso ingiustificato
di chiavi alterate o grimaldelli che erano in una cassetta con
il resto del materiale.
All'esterno della Questura a Lecce, mentre erano in corso gli
accertamenti di rito, una trentina di giovani appartenenti a
gruppi di area anarchica ha protestato pacificamente per
esprimere solidarietà ai tre, fino al momento dell'uscita dei
tre dall'edificio.
La Questura fa sapere inoltre che a luglio un rave party era
stato interrotto nelle campagne alle spalle della marina di
Lecce di San Cataldo, e a Ferragosto erano state sgomberate
alcune centinaia di giovani nella zona di Porto Cesareo al
limite con la provincia di Taranto.
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