Una denuncia penale per omissioni di
atti d'ufficio nei confronti del ministro della Giustizia, del
capo di gabinetto e del capo dipartimento del Ministero è stata
presentata alcuni mesi fa dal presidente uscente del Tribunale
di Bari, Vito Savino. La circostanza è stata riferita dallo
stesso Savino nel corso della cerimonia in occasione del suo
pensionamento.
Oggetto della denuncia è la mancata nomina da parte del
Ministero del dirigente amministrativo del Tribunale di Bari,
posto vacante da quasi tre anni. Da febbraio 2013, infatti, il
presidente Savino ha atteso e sollecitato la nomina di un
dirigente, che è arrivata soltanto nelle ultime settimane dopo
numerose diffide ad adempiere e infine la denuncia penale
(presentata a Bari, nelle mani del procuratore Giuseppe Volpe
nella scorsa primavera e trasmessa per competenza a Roma).
In questi anni, infatti, "il Ministero - ha spiegato Savino - si
è preoccupato di nominare dirigenti di uffici vacanti da molto
meno tempo del nostro". Alla denuncia il presidente ha allegato
provvedimenti di assegnazione che dimostrerebbero le omissioni
rispetto alla situazione barese. Per quasi tre anni, quindi,
Savino ha svolto non soltanto le funzioni di presidente del
Tribunale, continuando a fare anche il giudice, ma pure quelle
di responsabile amministrativo dell'ufficio.
Nei prossimi giorni quel posto, vacante dal febbraio 2013,
sarà preso dall'attuale dirigente amministrativo della Procura
di Bari, che quindi resterà a sua volta scoperta fino a nuova
nomina.
Il presidente Savino lascerà l'ufficio il 31 dicembre. La
corsa alla sua successione è iniziata da tempo. Fra coloro che
aspirano a coprire posto di presidente del Tribunale di Bari ci
sono, tra gli altri, Domenico De Facendis, attuale presidente
del Tribunale di Foggia, Riccardo Greco del Tribunale per i
Minori di Bari, Giovanni Mattencini, presidente della Corte di
Assise di Bari e Francesca La Malfa, presidente della sezione
Riesame e misure di prevenzione del Tribunale di Bari.
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