In attesa di verificare se ci sono
margini per ottenere la revoca del sequestro dell'Afo2
(l'impianto in cui è avvenuto l'incidente costato la vita al
35enne operaio Alessandro Morricella), possibile solo tramite un
accordo con la procura o un provvedimento del Tribunale del
riesame, l'Ilva ha programmato lo spegnimento dello stesso Afo2,
oggi in pre-fermata con abbassamento di carica. Lo stesso
impianto, secondo fonti operaie, dovrebbe ripartire domani a
marcia ridotta sino a giorno 6 quando ci sarà un abbassamento di
carica per mettere in sicurezza definitivamente l'altoforno il
giorno successivo. Lo stesso procedimento dovrebbe essere
adottato per l'Afo 4, l'ultimo altoforno in marcia.
Non è tecnicamente possibile proseguire con un solo altoforno
per ragioni di sicurezza e per questo l'azienda avrebbe
programmato la fermata contemporanea anche dell'Afo4, sempre
secondo fonti operaie, a partire dal 16 luglio per completare lo
spegnimento giorno 22. Se non ci dovessero essere novità la
produzione di ghisa potrebbe essere interrotta fino al riavvio
contemporaneo dell'Afo1 (attualmente in manutenzione), previsto
per l'1 agosto, e dell'Afo4. Se così dovesse essere, per un
periodo transitorio saranno dichiarati degli esuberi con
personale da sottoporre a contratto di solidarietà. L'accordo
sindacale ha previsto finora un numero massimo di 4.074 unità.
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