''Il post che hai scritto e stai
facendo girare sui social network mi ha profondamente colpito e
scosso, non tanto dalla finalità, quella di prendere voti, siamo
in campagna elettorale e purtroppo c'è la pessima abitudine di
dire tutto e il contrario di tutto, ma dal contenuto del
messaggio sbagliato e volutamente superficiale. Il dramma
tarantino avrebbe richiesto maggiore sensibilità, conoscenza del
problema e rispetto''. Lo scrive il coportavoce nazionale dei
Verdi, Angelo Bonelli in una lettera a aperta a Michele
Emiliano, candidato alla presidenza della Regione Puglia per il
centrosinistra, che ha scritto un post sui social network
sostenendo, riferendosi all'Ilva di Taranto, che ''o si
ambientalizza e si bonifica, oppure, non ci mancherà il coraggio
di chiederne la chiusura, per salvaguardare la vita delle
persone''.
Bonelli ricorda che il Parlamento ''ha approvato con il voto
dei deputati pugliesi del Pd'', di cui Emiliano è segretario
regionale, ''ben 7 decreti salva Ilva che hanno sospeso i
diritti costituzionali dei cittadini da quelli della tutela
ambientale e della salute. L'ultimo decreto salva Ilva è stato
un colpo a tutta la città e alla sua popolazione: è stata
introdotta l'immunità penale per i commissari dell'Ilva e un
condono di ben il 20 % sulle prescrizioni ambientali''. Come si
''può parlare di ambientalizzare - si chiede il leader dei Verdi
- lasciando la città e la sua popolazione a un rischio così
drammatico ed elevato? Parli di bonifiche ma nessuno le vuole
fare a partire dal governo con i suoi decreti''. Servirebbero
otto miliardi di euro ''per bonificare i terreni, invece -
conclude Bonelli - avete deciso di utilizzare 1,2 miliardi di
euro sequestrati dal tribunale di Milano ai Riva per evasione
fiscale per mettere a posto gli impianti Ilva, altro che
bonifiche!''.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA