Secondo quanto è stato
ricostruito dai carabinieri nel corso delle indagini sul prete
arrestato oggi a Brindisi e posto ai domiciliari per abusi
sessuali su minorenni, alcuni episodi, per cui però non è più
possibile procedere per via del tempo trascorso, risalgono al
2002. Due genitori, è riportato negli atti, si erano rivolti con
insistenza al vescovo dell'epoca, monsignor Rocco Talucci, che
aveva "espresso meraviglia - si legge negli atti - sul fatto che
i giovani avessero parlato in casa delle molestie ricevute,
aveva invitato le vittime degli atti sessuali a non denunciare
la vicenda e a non parlarne con altri". Tanto hanno riferito i
famigliari di persone, uno dei quali oggi ha quasi trent'anni,
che ha raccontato che quando aveva 10 anni era spesso stato
accarezzato in modo morboso sulle gambe e vicino ai genitali.
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